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Incentivi

Il neo-ministro Clini riapre alla detrazione del 55% per l’efficienza energetica

Andrea Tozzini

Il neo-ministro Clini riapre alla detrazione del 55% per l’efficienza energetica

In un’intervista rilasciata a Radio24, la cui seconda parte andrà in onda stasera alle 21.00 all’interno del programma Mr. Kilowatt, il neo ministro dell’ambiente, Corrado Clini, esprime la necessità di prendere un impegno preciso rispetto al mercato delle energie rinnovabili in Italia.

Mercato che per un lungo periodo è stato vittima di incertezze e promesse non mantenute. La famosa detrazione del 55%, che permette il recupero delle spese edilizie orientate all’efficienza energetica e introdotta nel 2007, aveva subito la disincentivazione prevista dalla manovra finanziaria di luglio, con l’abbassamento dell’incentivo al 44%. Prorogata fino alla fine del 2011, grazie alle proteste delle associazioni di settore, era stata inclusa, almeno a parole, nella legge di stabilità varata nel periodo di transizione del nostro governo.

Ma nel documento finale nessuna traccia che prorogasse la detrazione per tutto il 2012, gettando nel limbo dell’incertezza economica imprese ed associazioni. Relativamente all’argomento il ministro Clini sembra risoluto a ripristinare la detrazione per l’efficienza energetica, dopo il confronto con i ministeri dello sviluppo e delle politiche agricole e la successiva trasmissione alla conferenza Stato-Regione, entro la metà di dicembre. Salvo intoppi.

La questione, secondo Clini, riguarderebbe non solo la riqualificazione degli edifici, ma la necessità in Italia di promuovere investimenti nell’innovazione, che producano risultati positivi nel mercato interno italiano, e che allo stesso tempo portino le imprese italiane ad offrire all’estero idee competitive. Lo scopo è quello di promuovere l’incentivazione in seno allo sviluppo tecnologico e alla ricerca, in maniera tale che l’agevolazione fiscale non risulti, ancora una volta, una mera operazione economica, ed evitare così quello che successe nel 2007, e cioè riferirsi ai mercati esteri per importare soluzioni tecnologiche di cui siamo diventati ottimi assemblatori, ma niente di più.

Tra le azioni di cui il ministro si è fatto portavoce spunta un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti, che utilizzando circa 600mln di euro del Ministero dell’Ambiente concederà crediti agevolati al tasso dello 0,50% a coloro che investiranno per promuovere efficienza energetica attraverso l’impiego di tecnologie innovative.

Sostenuta da un fondo rotativo, questa idea è destinata al piccolo e medio investimento, “per disseminare sul territorio italiano – conclude Clini – soluzioni nuove utilizzabili nell’ambito domestico, condominiale, nei complessi universitari, per concentrare l’offerta degli investimenti nel nostro paese. Sarebbe questo il genere di spinta economica che arricchirebbe il paese non solo in termini di mercato, e che permetterebbe di essere competitivi su mercati più ricettivi per quel che riguarda la sfera delle energie rinnovabili, come quello cinese”.