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Fukushima: campi di girasoli per assorbire le radiazioni

Camilla Biagini

Fukushima: campi di girasoli per assorbire le radiazioni

Dopo il disastro nucleare di Chernobyl sono state condotte delle sperimentazioni su molte diverse tipologie di fiori e di piante nel tentativo di scoprire se esistano alcune specie in grado di assorbire le radiazioni nucleari. Secondo queste sperimentazioni sembra che il fiore più adatto ad assorbire queste radiazioni sia il girasole che sarebbe infatti in grado di assorbire sia il cesio 134 che il cesio 137, due cioè tra le sostanze radioattive più pericolose.

Un gruppo di ricercatori giapponesi, proprio basandosi su queste sperimentazioni, ha quindi deciso di tentare di creare dei vasti campi di girasoli nelle vicinanze della centrale nucleare di Fukushima in modo da riuscire ad assorbire buona parte delle radiazioni attualmente presenti sul territorio. I girasoli verrebbero inoltre piantati anche in altre zone del paese e in modo particolare in tutte le scuole nel raggio di circa 30 chilometri dalla centrale nel tentativo di offrire ai bambini delle condizioni di vita migliori. Il girasole diventerebbe ovviamente anche un simbolo, il simbolo della speranza e della rinascita di un paese.

Sono già stati raccolti 300 kg di semi di girasole ma prima di poter mettere in atto questa iniziativa è necessario cercare di comprendere come comportarsi con i fiori contaminati. I girasoli assorbendo le radiazioni diventano infatti pericolosi e devono essere trattati alla stregua di rifiuti nucleari a tutti gli effetti. Secondo il gruppo di ricercatori il progetto dovrebbe comunque prendere il via durante l’autunno, il periodo cioè migliore per la semina di questa tipologia di fiori.