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Anche l’Empire State Building entra a far parte della Green Economy

Camilla Biagini

Anche l’Empire State Building entra a far parte della Green Economy

L’Empire State Building di New York è stato inaugurato nell’ormai lontano 1931. Diventato sin da subito un simbolo della capacità dell’uomo di rialzare la testa anche nelle situazioni più gravi questo edificio non vuole essere un simbolo statico dinanzi ai mutamenti del mondo. L’Empire State Building vuole evolversi e proprio per questo decide di entrare a far parte della Green Economy.

Iniziano infatti dei lavori di ristrutturazione che porteranno questo edificio entro la fine dell’anno ad essere un vero e proprio modello di risparmio energetico. L’edificio è ora di proprietà della Malkin Holdings che ha spiegato ai giornalisti che una ristrutturazione di questo tipo è necessaria non solo per l’ambiente stesso ma anche perchè il risparmio energetico significa anche risparmio economico.

Il progetto prevede un miglioramento dell’isolamento delle finestre al fine di prevenire la dispersione dell’energia nonché la costruzione di un sistema di aerazione innovativo ovviamente a basso consumo energetico. Secondo le statistiche il risparmio energetico previsto sarà di circa il 40% e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica sarà pari a 100 mila tonnellate in meno nei prossimi 15 anni.

L’edificio sarà inoltre dotato di un controllo centralizzato per poter avere sempre sotto controllo la situazione. Tutte le società presenti all’interno dell’edificio saranno dotate di un apposito software attraverso il quale poter tenere sotto controllo i loro consumi ed ottenere validi consigli su come migliorare i risparmi.

Se tutti i più grandi edifici del mondo adottassero questo tipo di ristrutturazioni potremmo arrivare ad un risparmio energetico mondiale davvero molto elevato. La Malkin Holdings spera di essere un ottimo modello per tutti i più grandi investitori mondiali.