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Mobilità Sostenibile

Pompe di calore: metti un secondo contatore e risparmia fino al 40%

Martina

Pompe di calore: metti un secondo contatore e risparmia fino al 40%

Perché scegliere un secondo contatore per contabilizzare il consumo di energia delle pompe di calore? Perché, grazie alla delibera (n.56/2010) dell’Autorità per l’Energia dell’aprile 2010, il secondo contatore consente un risparmio di circa il 40% sull’energia elettrica, grazie alla possibilità di usufruire di una tariffazione dedicata.

Cosa succedeva con un solo contatore

Utilizzando solo il singolo contatore, i consumi dei cosiddetti usi obbligati (luce, elettrodomestici, ecc.) non sono differenziati da quelli della sola pompa di calore. Alla pompa, infatti, viene applicata la stessa tariffa utilizzata per la luce e gli elettrodomesici, cioè la tariffa D2 o la tariffa D3, in base alla potenza impegnata.

-  La tariffa D2 è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza fino a 3 kW;
-  la tariffa D3 ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza superiore a 3 kW e a quelli stipulati per le seconde case.

- Sia per la tariffa D2, sia per la D3 il prezzo dell’energia (?/kWh) è legato a quattro fasce di consumo calcolato in kWh per anno e direttamente proporzionale ai consumi:

1) fino a 1800 kWh corrisponde indicativamente a 0,11 ?/kWh 2) da 1801 a 2640 kWh corrisponde indicativamente a 0,18 ?/kWh 3) da 2641 a 4440 kWh corrisponde indicativamente a 0,24 ?/kWh 4) oltre 4440 corrisponde indicativamente a 0,28 ?/kWh

In base a questi calcoli, i consumi della pompa di calore possono facilmente collocare l’utenza in una delle fasce di prezzo più elevate.

I vantaggi del secondo contatore

Se si utilizza la pompa di calore con funzione di riscaldamento degli ambienti, si risparmia energia, si incrementa l’utilizzo di energia rinnovabile e si contengono le emissioni climalteranti. Inoltre, cosa da non sottovalutare, si potrà risparmiare in bolletta ci rca il 40% della spesa totale per i consumi energetici.

Con l’installazione di un secondo contatore, infatti, la tariffa applicata alla pompa di calore è diversa da quella utilizzata per gli usi obbligati, ed è indicata BTA. Mentre, i consumi degli usi obbligati sono misurati con tariffa obbligatoria D2 o D3.

La tariffa BTA conviene

Il costo dell’energia cambia solo in funzione della potenza installata. Risulta quindi inferiore alle tariffe domestiche ed è totalmente indipendente dai consumi totali annui, diversamente dalle tariffe D2 e D3. Questo aspetto, soprattutto nel caso di consumi elevati, contribuisce a rendere la scelta del secondo contatore particolarmente conveniente.

Le tariffe utilizzabili per la pompa di calore e calcolate in base alle fasce di potenza impegnata, sono le seguenti:

  • BTA2: da 1,5 kW a 3 kW;
  • BTA3: da 3 kW a 6 kW;
  • BTA4: da 6 kW a 10 kW;
  • BTA5: oltre 10 kW.

Quindi, il secondo contatore conviene quando i consumi complessivi annui (obbligati e pompa di calore) superano i 4000 kWh/anno con almeno il 35% proveniente da pompa di calore.