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Perché non dobbiamo scegliere tra nucleare e rinnovabili

Alessandro Cicini

Perché non dobbiamo scegliere tra nucleare e rinnovabili

Ad un anno di distanza si possono trattare i primi dati del post-fuskushima, il primo dato che viene all’occhio in consuguenza della chiusura delle centrali nucleari del Giappone è quello dell’importazione del GPL di olio combustibile e carbone . Il Giapopne nell’ultimo anno ha aumentato l’importazione dei combustibili fossili con le conseguenze che si hanno :

  • un maggiore costo dell’energia elettrica
  • un maggiore produzione di CO2

Stime dicono che in Giappone a causa del maggior consumo di combustibili fossili la CO2 sarebbe aumentata di una quantità pari a 60 milionni di tonnellate all’anno, tale quantità di CO2 sarebbe da addebitare solamente alla chiusura delle centrali nucleari.

Fenomeno simile sta avvenedo in Germania dove sono state chiuse 8 centrali nucleari, anche in questa nazione il costo dell’energia elettrica è aumentato e è aumentata anche la quantità di CO2 prodotta.

La Germania si distingue dalle altre nazioni per la sua capacità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, soprattutto per la produzione di energia eolica, spiccando come la maggior produttrice europea, bene queste sue qualità non la liberano dall’ esigenza delle fonti fossili, dimostrando un fatto , l’energia nucleare non è in antitesi con le rinnovabili, anzi si potrebbe dire che le due tecnologie non sono in conflitto l’una con l’’altra.

Ciò dovrebbe far riflettere chi si oppone strenuamente al nucleare ed osanna le energie rinnovabili, una non esclude l’altra, entrambe devono coesistere per migliorare l’efficienza della produzione di energia elettrica e per ridurre l’emissioni gassose. Con questo non voglio scaricare l’energia solare e eolica, solamente queste devono essere prese con le giuste cautele, cioè per adesso sono un’ottima fonte di energia, ma non sono risolutive per soddisfare tutto il fabbisogno energetico.