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Rinnovabili OK, ma insostenibili senza Gas Naturale e relative infrastrutture

Alessandro Cicini

Rinnovabili OK, ma insostenibili senza Gas Naturale e relative infrastrutture

Dal 2001 in america si è sviluppata una nuova tecnologia di estrazione del gas che permette di estrarlo da rocce sedimentarie le quali lo hanno accumulato al loro interno nel corso delle ere geologiche.

La tecnica per estrarre il gas viene chiamata “hydraulic fracturing”, o “fracking” e consiste nello sparare ad alta pressione acqua con alcuni additivi chimici, in modo da frammentare la roccia e far uscire il gas.

Tale tecnica permette di ampliare notevolmente le riserve di gas naturale, realizzando una piccola rivoluzione nel campo energetico mondiale. Al momento tale tecnica ha cambiato le politiche energetiche degli Stati Uniti dove la produzione di gas è cresciuta di circa il 45% dal 2005 ad oggi.

Un problema nella diffusione del gas naturale stava nel fatto che questo poteva essere trasportato solamente per mezzo di grandi “tubature” chiamate gasdotti, recentemente si è sviluppata la tecnologia che permette di trasportare il gas naturale liquefatto per mezzo di grandi navi cisterna rendendolo più appetibile.

Alla luce delle informazioni viste si può preannunciare un futuro florido per questa risorsa energetica. In questo caso però non bisogna immaginare che questo sia un ostacolo per la diffusione delle risorse rinnovabili perché gli impianti turbogas, a differenza degli impianti termoelettrici a vapore, riescono ad integrarsi in modo ottimale con le caratteristiche dell’energia rinnovabile. Gli impianti turbogas infatti sono in grado di variare la loro potenza in modo più rapido degli impianti termoelettrici a olio combustibile o a carbone consentendo un integrazione perfetta con la ciclicità e l’indipendenza delle energie rinnovabili.

Bisogna anche illustrare una seconda opzione di utilizzo del gas naturale che potrebbe migliorare l’efficienza nello sfruttamento dell’energia fossile, l’impianto tubogas dopo aver erogato energia elettrica restituisce gas ad alta temperatura, questo gas di scarico potrebbe essere sfruttato in un impianto di teleriscaldamento per produrre calore. Questa tipologia impiantistica viene chiamata cogenerazione e riesce a estrarre anche l’ 80% dell’energia contenuta nel gas.

Nella combusitone del metano si ha l’unico inconveniente di produrre CO2 mentre si riesce ad evitare il rilascio di NOx ed SOx. Nel gas naturale non c’è la soluzione al problema energetico mondiale , ma può essere visto come un ottimo componente nel mix della produzione energetica. La soluzione del problema energetico contemporaneo non sta nell’utilizzare la tecnologia migliore, ma nell’utilizzare il migliore mix di risorse: gas, carbone , petrolio, eolica, solare, solo in questo modo si possiede la capacità di essere indipendenti dai problemi geopolitici. In più tale indipendenza permette anche di produrre energia ad un prezzo più economico perché si ha la possibilità di scegliere la risorsa meno costosa.