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Progetto Rhea: contro le piante infestanti arrivano i robot dell’Università di Pisa

Martina

Progetto Rhea: contro le piante infestanti arrivano i robot dell’Università di Pisa

Sarà un esercito di robot il protagonista del progetto Reha (Robot fleets for Highly Effective Agriculture and forestry management), l’innovativo programma quadriennale a cui sta lavorando il Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema dell’Università di Pisa per combattere il dannoso fenomeno delle piante infestanti in agricoltura.

Il progetto

Il progetto prevede la realizzazione di un vero e proprio esercito di robot composto da unità aeree e terrestri che lavoreranno a contatto attraverso uno scambio di dati e informazioni. I primi a lavorare saranno dei "droni" volanti a quattro eliche, utilizzati per le prime ricognizioni.

Come spiega lo stesso Andrea Peruzzi, professore di Meccanica agraria dell’Università di Pisa,

"Il progetto quadriennale Rhea è partito nel 2010 e punta alla realizzazione di una flotta di robot per la gestione sostenibile e mirata delle colture agrarie, con l’obiettivo di ridurre del 75% l’uso dei fitofarmaci chimici di sintesi rispetto alla situazione attuale".

Lo scopo del progetto è la realizzazione di un’operatrice autonoma per il controllo delle infestanti del mais e dell’olivo in grado di operare trattamenti meccanici.

I Robot

I Robot sono di forma circolare, possono sopportare un carico di 2 kg, sono dotati di GPS e di fotocamera. Avranno il compito di acquisire alcune informazioni di base, come ad esempio la localizzazione delle aree dove si concentrano le malerbe, per poi organizzare le azioni dei robot che operano sul suolo.

A terra, invece, operano tre tipologie di robot che si occuperanno del diserbo chimico del frumento, del diserbo non chimico del mais e della distribuzione di insetticidi sull’olivo.

Sia le macchine di terra che quelle volanti saranno dotate di GPS e fotocamere per valutare il grado di copertura delle infestanti e distinguere le malerbe dalle colture per poter realizzar interventi mirati e "intelligenti".

Un software si occuperà di pianificare l’obiettivo delle macchine. Questo sarà in grado di elaborare sia i dati registrati dalle unità aeree sia le informazioni acquisite in base a dati inseriti precedentemente.

I robot avranno sistema di visione artificiale, costituito da una fotocamera e da un software dedicato per il rilevamento della fila della coltura per evitare di danneggiare le piante di mais.

Perché scegliere i Robot

"È un filone di ricerca - afferma sempre Andrea Peruzzi - su cui, negli ultimi anni, sta puntando molto anche l’Unione Europea: macchine tecnologicamente avanzate per una gestione sostenibile dell’agroecosistema. Da questo punto di vista il progetto Rhea rappresenta una proposta concreta di applicazione dell’agricoltura di precisione alla difesa dei vegetali con l’obiettivo di ridurre sensibilmente l’impiego di agrofarmaci".