Obama sfida il cambiamento climatico: le energie rinnovabili saranno il futuro degli USA?

Cambiamento climatico ed energie rinnovabili saranno al centro del secondo mandato di Barack Obama, un annuncio dato durante il discorso di insediamento. Un argomento, questo, che non è stato lanciato per promuovere la propria campagna elettorale, visto che evidentemente non ce n’è bisogno, e che quindi lascia presagire un’apertura e un progetto a più ampio raggio per i prossimi 4 anni.

Investire nelle rinnovabili per un futuro migliore

Barack Obama è stato dunque molto retorico ma allo stesso tempo sicuro e deciso nel lanciare la sfida al cambiamento climatico, asserendo energicamente che un fallimento in materia, significherebbe "tradire i nostri figli e le future generazioni". Obama ha così lanciato la sfida al riscaldamento globale, dichiarando che l’unica arma per fronteggiare il rischio del cambiamento climatico consiste nello sfruttamento delle energie rinnovabili, anche se ulteriori incentivi in proposito, non ce ne sono. La sfida di Obama punta così a mantenere quelli già esistenti: "Non possiamo cedere ad altre nazioni la tecnologia che alimenterà nuovi posti di lavoro e nuove industrie; dobbiamo rivendicare questa promessa".

In progetto una carbon tax sulle fossili?

Obama non ha lesinato critiche neppure agli avversari repubblicani quando ha affermato che "alcuni possono ancora negare la sentenza schiacciante della scienza, ma nessuno può evitare l’impatto devastante". Tra le previsioni annunciate dagli analisti, risulta tuttavia difficile pensare a una carbon tax sulle fossili, che verrebbe soprattutto osteggiata dal Congresso. Resta dunque da capire i modi con cui Obama garantirà il mantenimento degli incentivi alle energie rinnovabili. La costruzione di parchi eolici in diversi Stati, tra cui quello del Texas, di tradizione rigorosamente petrolifera, potrebbe far ben pensare. Obama ha infatti anche insistito non solo su un futuro migliore per le nuove generazioni, ma anche sulla creazione dei posti di lavoro che le energie rinnovabili procurano.

Alla luce di questo discorso, che per molti sarà memorabile ed esclusivo nella storia degli Stati Uniti d’America, resta il cruccio, per noi italiani, che nessun politico affronti seriamente la questione in un Paese che potrebbe sfruttare appieno le energie pulite vista la sua fortunata e felice posizione climatica.