Torna su

Notizie ed Approfondimenti

Meningite, allarme a Napoli: quali rischi e come riconoscerla?

Simone Serafini

Meningite, allarme a Napoli: quali rischi e come riconoscerla?

Allarme meningite a Napoli: quali sono i rischi di contrarre questa malattia e come riconoscerla in tempo?

Questa notte è avvenuto l’ennesimo caso di meningite. Questa volta a patirne le conseguenze è un uomo di 56 anni di Villariccia, in provincia di Napoli. È stato portato urgentemente all’ospedale, i familiari raccontano:

“erano due giorni che aveva febbre alta, abbiamo deciso di ricoverarlo urgentemente all’ospedale per accertamenti”

La diagnosi dei medici ha confermato si tratta di “meningite batterica”. A seguito della conferma da parte della struttura sanitaria, il liceo scientifico Tito Lucrezio Caro, dove lavora l’uomo come assistente scolastico è stato chiuso per la giornata di oggi e domani 8 febbraio per consentire l’intervento di disinfestazione.

Ma andiamo a vedere insieme quali sono le diagnosi, i sintomi e i rischi di questa malattia.

Che cos’è la meningite?

La meningite per chi ancora non lo sapesse si tratta di un’infiammazione delle membrane protettive che rivestono il cervello e il midollo spinale. Generalmente la meningite è di origine infettiva causata da infezioni batteriche o virali. Ma quali sono i rischi di contrarre questo tipo di malattia?

Quali sono i rischi della meningite?

Vi sono numerose vie di contagio della meningite, per esempio i microbi possono diffondersi attraverso il sangue dove si è sviluppata un’infezione. I microbi da meningite possono raggiungere il cervello anche dalle vie uditive dell’orecchio o dei seni paranasali colpiti da un’infezione.

La forma più comune di contagio è la diffusione di questo virus o batterio per via aerea, per questo motivo di solito si avvia la profilassi antibiotica della stanza infettata dalla persona colpita da meningite.

Come si riconoscono i sintomi di meningite?

La meningite si riscontra con diversa forma e gravità, a differenza di che tipo di batterio o virus provoca la malattia. Nella prima fase (circa 10 ore) i sintomi della meningite sono i classici sintomi da influenza:

  • mal di testa;
  • febbre;
  • nausea;
  • vomito.

Successivamente questi sintomi cominciano a diventare sempre più intensi: febbre e mal di testa si fanno sempre più elevati, il collo comincia a irrigidirsi. Nell’ultima fase (circa tra le 20 e 40 ore) si presentano i sintomi gravi della meningite:

  • fotofobia (ovvero l’incapacità di sopportare la luce);
  • perdita di conoscenza;
  • convulsioni;
  • presenza di eruzioni cutanee (color rosso scuro porpora).

Chi può colpire la meningite?

La meningite purtroppo può colpire qualsiasi persona viene a contatto con il virus o batterio di qualsiasi età. I soggetti a più alto rischio di meningite sono i bambini piccoli per via delle basse difese immunitarie. Inoltre casi di meningite avvengono più frequentemente durante l’inverno, durante questi mesi dell’anno sono più frequenti come tutte le malattie virali.

La meningite si può prevedere?

Esistono dei vaccini che proteggono l’organismo dalle infezioni batteriche della meningite. In Italia il piano nazionale vaccini, prevede una vaccinazione senza costi per l’utente nei confronti dei batteri della meningite: haemophilus influenzale di tipo B e del pneumococco e meningococco B e C

Qual è il trattamento della meningite?

La tempestività è il fattore più importante in questo tipo di malattia batterica. Il trattamento da meningite prevede il ricovero ospedaliero attraverso la somministrazione di antibiotici in grado di arrestare i virus batterici. Durante il ricovero in ospedale il paziente che ha contratto meningite dovrebbe essere mantenuto in una camera con poca luce per via della fotofobia, con un’abbondante somministrazione di liquidi e la somministrazione di farmaci adatti per abbassare la temperatura corporea.