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Inquinamento dell’aria: cause, conseguenze e rimedi

Simone Serafini

Inquinamento dell’aria: cause, conseguenze e rimedi

Inquinamento dell’aria: quali sono le cause e le conseguenze del rilascio di tutte queste sostanze nocive nell’atmosfera? Quali sono i rimedi che si possono attuare?

Inquinamento dell’aria: gas provenienti dagli scarichi delle auto, fumi tossici che fuoriescono dalle fabbriche, impianti di incenerimento che rilasciano nell’aria monossido di carbonio (CO), azoto (Nox), zolfo (So2), benzene e ancora idrocarburi e tutte quelle sostanze che sono dannose e modificano la nostra aria.

Il problema dell’inquinamento dell’aria è nato dal momento in cui l’uomo ha deciso di sfruttare le risorse non rinnovabili che il nostro pianeta ci ha offerto (come le risorse fossili).

Quali sono gli effetti e le conseguenze di tutto questo sfruttamento ambientale?

Quali sono i livelli di inquinamento nella nostra aria e quali sono le aree geografiche maggiormente colpite dall’inquinamento atmosferico?

Attraverso questa guida scopriremo quali sono le cause del rilascio di questi inquinanti atmosferici nell’aria e quali conseguenze comportano per l’ambiente e per l’essere umano il rilascio i tutte queste componenti nell’aria.

L’Italia come si sta muovendo contro l’inquinamento dell’aria?

Inquinamento atmosferico

Per inquinamento atmosferico si intende per l’appunto della presenza di sostanze chimiche e gassose che modificano e alterno la struttura naturale dell’atmosfera terrestre.

Qualunque sostanza che modifica la composizione dell’aria può essere considerata sostanza inquinante. Gli agenti inquinanti sono generalmente classificati in base alla loro origine:

  • fonti naturali;
  • fonti antropiche.

Le sostanze che derivano da fonti naturali sono ad esempio le eruzioni vulcaniche (SO2), fonti incendiarie (PM10) oppure dalla decomposizione di composti organici (allergeni).

Per quanto invece concerne le fonti di inquinamento antropiche consistono in tutte quelle attività dell’uomo che producono l’inquinamento dell’aria come ad esempio il traffico delle automobili, il riscaldamento domestico, gas provenienti dalle industrie e ancora dalle attività artigianali.

Esistono in materia numerosi metodi di classificazione degli agenti chimici e gassosi dispersi nell’aria, per fare chiarezza sull’argomento qui li classifico in base alla composizione chimica, vediamo come tra le principali classificazioni ci sono:

  • composti dello zolfo (SO2);
  • composti dell’azoto (NOx);
  • composti del carbonio (CO);
  • IPA idrocarburi policiclici aromatici (prodotti nella combustione della legna, nafta e gasolio).

Inquinamento dell’aria: cause

Le principali cause dell’inquinamento dell’aria sono dovute alle attività umane. I trasporti è una delle maggiori attività dell’uomo con la quale produce alti livelli di smog nell’aria. L’inquinamento proveniente dalle auto dipende molto dal tipo di combustibile utilizzato:

  • autoveicoli a benzina producono emissioni di anidride carbonica (CO2) e NOx;
  • autoveicoli a metano e GPL producono principalmente particolato (PM10), idrocarburi(HC), ossidi di azoto (NOx), biossido di zolfo (SO2).

Basti pensare che ogni anno sono sempre in costante aumento il numero di immatricolazioni di nuove auto. Gli ultimi dati relativi al primo trimestre del 2016 indicano come in Italia sia cresciuto del 21% (oltre 520 mila autovetture) il numero di immatricolazione di autovetture rispetto gli anni passati.

Le cause dell’inquinamento dell’aria non finiscono qui oltre al settore dei veicoli ci sono diverse fonti antropiche derivante appunto dall’attività umana come il riscaldamento domestico anche qui gli agenti emessi dipendono dal combustibile utilizzato e dalla tipologia del riscaldamento. L’utilizzo di combustibili fossili della produzione di elettricità sempre per le nostre abitazioni.

Per non parlare del settore dell’industria dal quale provengono ingenti quantità di solventi, nebbie acide, metalli pesanti e polveri rilasciate dalla lavorazione delle macchine. Altri agenti inquinanti provengono anche dal settore dell’agricoltura e del trattamento dei rifiuti.

Infine per annoverare le cause dell’inquinamento dell’aria proveniente da fonti naturali ci sono le eruzioni vulcaniche che diffondono nell’aria polveri tossiche e piene di agenti chimici e ancora la decomposizione di composti organici.

Inquinamento dell’aria: conseguenze

L’impatto sull’ambiente di queste sostanze inquinanti hanno due conseguenze principali:

  • impatto sull’ambiente;
  • impatto sulla salute dell’uomo.

Per quanto riguarda i danni sulla salute dell’uomo l’inquinamento dell’aria comporta alte concentrazioni di agenti che interferiscono con l’attività polmonare dell’uomo. Aumento di malattie respiratorie come bronchiti, asma, enfisemi, malattie cardiovascolari e ancora la formazione di neoplasie maligne (cancro polmonare e leucemie).

Più del 50% della popolazione che vive nei grandi centri urbani è esposta a livelli di PM10 superiore alla media.

Per quanto invece riguarda i danni all’ambiente possiamo elencare tre tipologie principali di conseguenze:

  • buco dell’ozono;
  • effetto serra;
  • piogge acide.

In questi anni l’ozono è diventato un problema sempre più crescente. L’ozono infatti è una sostanza importante sia per la terra che per gli essere umani consiste infatti in uno schermo naturale per le radiazioni ultraviolette (UV) provenienti dal sole. Da alcuni anni però la quantità di ozono dell’aria è diminuita a causa di alcune sostanze di origine antropogenica.

L’effetto serra è un’ulteriore conseguenza delle sostanze inquinanti rilasciate nell’aria. Questo fenomeno è provocato da una miscela di gas presenti nell’atmosfera definiti appunto (gas serra). L’inquinamento dell’uomo potrebbe alterare la presenza di questi gas nell’aria e quindi andare a modificare la successione naturale di periodi caldi e freddi della temperatura terrestre.

Se la concentrazione di gas serra aumenta c’è il rischio che si inneschi un rapido riscaldamento del clima terrestre avendo degli effetti drammatici sugli equilibri climatici del nostro pianeta.

Infine le piogge acide sono delle ricadute di particelle gassose inquinanti e precipitazioni acide nell’atmosfera. Queste precipitazioni tossiche avvengono sotto forma di pioggia, neve e nebbia. Le sostanze che danno vita alle “piogge acide” sono gli ossidi di zolfo (SOx) e gli ossidi di azoto (NOx).

Queste deposizioni acide danneggiano l’ambiente alterando la disponibilità di elementi nutritivi riducendo la fertilità del territorio colpito. L’uomo e gli animali possono subire danni indiretti dalle piogge acide qualora si nutrono di alimenti provenienti da acque e suoli acidificati.

Inquinamento dell’aria: rimedi

Per cercare di ridurre le concentrazioni di inquinamento soprattutto nelle zone addensate come i centri urbani la prima soluzione per cercare di ridurre l’inquinamento dell’aria si tratta di rimedi contro la circolazione urbana.

Provvedimenti come la circolazione delle targhe alterne, blocchi del traffico urbano, creazione di zone chiuse al traffico sono provvedimenti che aiutano ma da soli non bastano a combattere l’inquinamento dell’aria.

Per avere un forte impatto contro l’inquinamento urbano bisognerebbe attuare soluzioni strutturali forti come possono essere la sostituzione dei veicoli vecchi ad alto inquinamento in favore di auto ecologiche fino a comportamenti pro ambientali che ogni persona dovrebbe tenere per il rispetto comune e dell’ambiente in cui viviamo.

Piccole azioni volte a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo possono consistere in:

  • limitare l’uso di autovetture privilegiando i trasporti pubblici;
  • guidare ad una velocità moderata;
  • controllare il motore periodicamente;
  • riciclare i rifiuti;
  • non esagerare nel riscaldare o raffreddare ambienti domestici.

Sono tutte piccole azioni che se tutti ci impegniamo nel metterle in pratica potrebbero ridurre seriamente i livelli di smog nell’aria.

Per apportare misure concrete di prevenzione contro l’inquinamento dell’aria bisogna avere inoltre una buona conoscenza sullo stato di salute dell’aria delle aree geografiche in cui ci troviamo. Successivamente si possono individuare le cause che hanno portato quei livelli d’inquinamento dell’aria infine si possono attuare misure di risanamento dell’ambiente.

Nel caso del monitoraggio dell’aria come vedremo nel prossimo paragrafo sulla situazione Italiana, richiede uno studio approfondito mediante una rete di monitoraggio composta da diverse stazioni di misura dell’inquinamento dell’aria disposte in ogni regione del territorio. Le tradizionali tecniche di monitoraggio dell’aria consistono in analisi chimiche e microbiologiche che consentono di indicare i livelli di sostanze inquinanti nell’atmosfera.

Inquinamento dell’aria: in Italia

In Italia il monitoraggio e soluzioni contro l’inquinamento dell’aria sono iniziate nel 1966 con la prima legge sull’inquinamento atmosferico. Fu chiamata “Legge anti-smog” essa è la norma “madre” che inquadra l’intera problematica sull’inquinamento dell’aria rendendo chiare quali siano le sostanze inquinanti che bisogna tenere sotto controllo:

  • biossido di zolfo;
  • monossido di carbonio;
  • ozono;
  • biossido di azoto;
  • PM10;
  • piombo;
  • metalli pesanti (arsenico, cadmio, mercurio, nichel);
  • idrocarburi.

A partire da questa legge madre sono nate le leggi “figlie” a partire dal 2002 fino al 2010 iniziano a specificare il monitoraggio dei vari gruppi inquinanti e i loro limiti nell’aria.

Ogni anno l’ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale) stila degli indici dell’aria regione per regione d’Italia considerando contemporaneamente i dati di tutti gli agenti inquinanti atmosferici che sono stati messi sotto l’attenzione delle leggi di stabilità.

Qui sotto riporto un’immagine schematica degli indici sui valori di qualità dell’aria in ogni regione Italiana pubblicati da tutte le agenzie regionali dell’ARPA dislocate sul territorio nazionale e rese disponibili attraverso il loro portale web.

Come vediamo dall’immagine e come era supponibile le aree con maggior inquinamento dell’aria dono le grandi zone urbane: Milano, Tornino, Genoa e Roma sono le città più inquinate d’Italia.