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Il nucleare non è finito: le alternative non esistono

Alessandro Cicini

Il nucleare non è finito: le alternative non esistono

Dopo le notizie elencate nel precedente articolo si potrebbe credere che i governanti siano enormemente affascinati dalla tecnologia nucleare e a detta della maggioranza dei cittadini tale scelta risulta inspiegabile.

Cerchiamo di vedere i vantaggi di questa tecnologia e perché non si riesce a farne a meno.

Un primo vantaggio sta nel fatto che le centrali nucleari permettono di essere energeticamente indipendenti da fluttuazioni di prezzo del petrolio ed del gas.

Le speculazioni degli ultimi 5 anni hanno portato il petrolio ad oscillazioni molto evidenti, portando il prezzo dell’energia a valori superiori alla media europea per quei paesi come l’italia danimarca. Dopo questi due paesi il prezzo superiore risulta quello della Germania che guarda caso è una di quelle nazioni che ha predisposto la dismissione di tutte le centrali nucleari.

Un altro vantaggio (questo più tecnico) delle centrali nucleari sta nel fatto che queste forniscono la potenza base alla rete elettrica, ovvero quella quota parte di potenza che sarà costante durante la giornata.

Tale caratteristica in Italia viene fornita dalle centrali ad olio combustibile. L’alternativa alle centrali a olio combustibile sarebbero le centrali a carbone , ma anche queste vengono duramente e inspiegabilmente osteggiate dalla popolazione.

Per concludere cosa si prevede per il futuro delle centrali nucleari?

Nell’imminente futuro non credo che verranno costruite altre centrali nei paesi occidentali(escluso un paio in america), ma le centrali presenti non verranno dismesse, anzi la vita delle centrali già presenti verrà prolungata ancora, lo dimostra il fatto che la Germania inizialmente intenzionata a chiudere con il nucleare stia tornando sui suoi passi.

In compenso le nuove centrali che verranno costruite saranno per lo più quelle termoelettriche a carbone, vista anche l’efficienza dei nuovi sistemi che evitano la diffusione di NOx , SOx e del particolato.

Per ritornare a discutere di grandi piani di costruzioni di centrali nucleari si dovrà aspettare la maturazione di quella che viene catalogata come la quarta generazione delle centrali nucleari.

Attraverso queste tecnologia si riuscirà ad aumentare di 100 volte l’energia estratta dall’uranio, consentendo una notevole diminuzione delle scorie radioattive.

In più questa nuova tecnologia permetterebbe di produrre idrogeno insieme all’energia elettrica, facendo si che il petrolio possa essere messo in secondo piano nel mondo dei trasporti.

Tale tecnologia però non è ancora matura e richiede ancora 30 anni di sviluppo.

In sostanza quella nucleare è una questione che dovremmo rivalutare in futuro e che tornerà nei progetti energetici di lunga durata.