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Fusione fredda: anche l’Italia inizia finalmente ad interessarsene

Camilla Biagini

Fusione fredda: anche l’Italia inizia finalmente ad interessarsene

L’E-Cat, il reattore a fusione fredda di cui tanto in questo ultimo periodo abbiamo sentito parlare, è un’invenzione che nasce da Rossi e da Focardi, due nomi ovviamente italiani. La domanda è: perché proprio l’Italia dopo l’iniziale interesse sembra aver messo da parte questa invenzione che è stata invece in questo ultimo sottoposta a molti test in altri paesi del mondo, paesi che inoltre avrebbero già avanzato il desiderio di acquistarla?

Forse si è trattato solo di un momento di paura, di incertezza e di confusione riguardo a questa nuova invenzione di cui effettivamente ancora non si conosce molto bene il funzionamento. Sembra però che adesso la situazione stia per cambiare. Elisabetta Zamparutti e altri radicali hanno infatti deciso di rivolgere un’interrogazione scritta al Ministro dello Sviluppo Economico. In questa interrogazione si fa il punto della situazione e si chiede soprattutto di poter finalmente fare luce su questa questione.

Secondo Elisabetta Zamparutti l’invenzione dell’E-Cat potrebbe davvero funzionare e se così fosse potrebbe cambiare del tutto il nostro modo di intendere l’energia. Potremmo insomma essere a pochi passi da una vera e propria rivoluzione energetica ed è importante che anche l’Italia quindi se ne interessi in modo approfondito. È presto per sapere che cosa farà effettivamente l’Italia per interessarsi, se cercherà di effettuare ad esempio nuovi test e di parlare con Rossi, quel che è certo è che finalmente qualcosa si sta muovendo.

Nel frattempo continuano test e polemiche come sempre è accaduto in tutti questi anni. Da una parte infatti coloro che parlano dell’invenzione del futuro e dall’altra invece coloro che parlano di un inganno. Rossi comunque è convinto dell’E-Cat e sta cercando di fare di tutto per dimostrare che funziona veramente.