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Notizie ed Approfondimenti

Fukushima un anno dopo

Alessandro Cicini

Fukushima un anno dopo

Oggi è trascorso esattamente un anno dal devastante terremoto che colpì il Giappone.

L’11 marzo fu colpita duramente la centrale nucleare di Fukushima, la quale riportò la fusione dei noccioli dei reattori 1, 2 e 3. Le seguenti esplosioni hanno rilasciato una notevole radioattività nell’ambiente.

Tale incidente ha avuto come effetto quello di bloccare tutte le politiche energetiche volte al nucleare tutti i governi si sono interrogati sulla sicurezza di tale tecnologia e praticamente nei mesi successivi tutte le nazioni hanno bloccato i loro progetti nucleari.

D’altronde sarebbe stato politicamente folle dichiararsi ancora dalla parte dei nuclearisti, l’opinione pubblica era stata molto impressionata da un evento che veniva considerato impossibile, ogni posizione politica che non avesse osannato le energie rinnovabili e condannato il nucleare avrebbe perso molti voti.

Ad un anno di distanza si iniziano a vedere i primi tentennamenti da parte dei governi mondiali, Nicolas Sarkozy e il premier britannico David Cameron hanno stretto accordi per lo sviluppo di tecnologie volte al nucleare, la Spagna prolungherà la vita della centrale nucleare di Garona fino al 2019 (avrebbe dovuto chiudere nel 2014) e negli U.S.A. si inizia a discutere sulla costruzione di un altra centrale nucleare.

Dopo un anno si possono stilare i primi bilanci ed uno importante riguarda il numero di vittime legate alle radiazioni, bene fino ad ora queste sono pari a zero.

A mente fredda sarebbe il caso di ritornare al dibattito su questa tecnologia e cercare di informare una popolazione che ha espresso un giudizio “a caldo” pochi mesi dopo quello che si stava delineando come un incidente nucleare pari a quello di Chernobyl. E’ da escludere in modo categorico un ritorno al nucleare ? Le nuove centrali sono sicure? Perché i governi continuano a puntare su questa tecnologia?

A queste domande cercherò di rispondere nel prossimo articolo.