Eolico: è Cina vs Stati Uniti, ma Africa e Paesi emergenti avanzano

La sfida dell’eolico si gioca nello stadio delle energie rinnovabili tra due capi-classifica: Cina e Stati Uniti. E proprio gli Stati Uniti hanno fatto recentemente notizia in materia, visto che nel 2012 hanno aggiunto 13 nuovi GW di potenza eolica installata, con soli 8,3 GW nell’ultimo quadrimestre 2012, come hanno riportato American Association of Wind Energy e Global Wind Energy Council.

Texas: dal petrolio all’eolico

La vera sorpresa proviene dal Texas, tradizionalmente uno Stato di petroliferi, che nell’ultimo trimestre 2012 ha conseguito ben 1,289 GW di potenza installata. Dietro il Texas, figurano California, Kansas, Oklahoma e Iowa.

In realtà, anche le altre energie rinnovabili hanno conseguito ottimi risultati, ma è l’eolico a sorprendere di più. Se si pensa che l’eolico consente di soddisfare il fabbisogno energetico di quasi 15 milioni di famiglie, a discapito dei barili di petrolio, fa davvero notizia che il Texas sia uno tra gli Stati americani più rinnovabili.

Cina vs Stati Uniti

La partita dell’ambiente, tuttavia, si gioca a livello mondiale tra Cina e Stati Uniti. E’ in questi due Stati che l’eolico ha fatto recentemente notizia, visti i risultati straordinari totalizzati nel 2012. Ma su quest’anno pesano senza alcun dubbio la paura di restare senza incentivi negli Stati Uniti, mentre la Cina ha registrato un rallentamento.

Leadership continentale

Tuttavia l’Asia mantiene sempre salda la leadership relativa alla potenza eolica installata nel 2012, con 15,7 GW, seguita dal Nord America con 14,8 GW e dall’Europa con 12,4 GW. Nel nostro continente la Germania la fa da padrona, con 2,5 GW installati, seguita da Gran Bretagna, Italia, Spagna, Romania, Svezia e Polonia.

Ora però si guarda anche ai Paesi emergenti, soprattutto all’Africa, e più nello specifico al Sudafrica, dove si annoverano progetti di investimento molto interessanti in prospettiva.