Torna su

Notizie ed Approfondimenti

Crisi del settore petrolifero: l’industria europea non è più competitiva

Alessandro Cicini

Crisi del settore petrolifero: l’industria europea non è più competitiva

Ad aggravare una crisi economica che oramai sta diventando cronica, si aggiungono anche le difficoltà dell’industria della raffinazione la quale ha un peso importante nell’economia italiana ed europea.

Di qualche settimana fa è la notizia della possibile chiusura dell’industria francese Petroplus (industria di raffinazione), che ha fatto mobilitare il neopresidente francese Hollande il quale aveva evidenziato come uno dei punti della sua campagna elettorale proprio il salvataggio della Petroplus.

Questo evento mette in evidenza un fatto: l’industria della raffinazione europea non riesce più ad essere competitiva rispetto a quelle dei paesi in via di sviluppo, facendo sì che le politiche di delocalizzazione siano le più seguite dalle compagnie petrolifere.

Le cause di questa scarsa competitività si devono ricercare nei bassi profitti della raffinazione dovuti principalmente al cambiamento della domanda dei suoi prodotti, ad esempio, il settore del trasporto ha aumentato il consumo del Diesel a scapito della benzina costringendo i paesi europei ad esportarla in America. Purtroppo, gli impianti costruiti non possono rispondere ad una differente produzione di benzina e diesel e ciò porta ad una riduzione dei profitti .

Le industrie europee esportano la quantità di benzina in eccesso negli Stati Uniti, ma tale alternativa incontra le problematiche legate al calo dei consumi americani e un calo della domanda provoca un’ulteriore limatura dei guadagni.

Per superare queste criticità sarebbe il caso che i governi scendessero in campo per far sì che le differenze di prezzo tra benzina e diesel diminuiscano, le accise sulla benzina, infatti, sono superiori a quelle sul diesel provocando lo sbilanciamento dei consumi verso quest’ultimo. È doveroso anche mettere in evidenza che tali accise non solo mettono in difficoltà l’idustria della raffinazione, ma soprattutto i consumatori, impedendo un rilancio dei consumi.

Per concludere, sarebbe il caso che i governi europei si impegnassero per evitare che le compagnie petrolifere fuggano dall’Europa come è avvenuto per molte industrie manifatturiere, le autorità possono fare ciò soprattutto agendo sulla tassazione, la cui diminuzione porterebbe giovamento a tutta l’economia.