Torna su

Incentivi

Aziende: ecoincentivo per la riqualificazione energetica moltiplicato

Dimitri Stagnitto

Aziende: ecoincentivo per la riqualificazione energetica moltiplicato

Per i titolari del reddito d’impresa e i lavoratori autonomi, la detrazione del 55% sugli interventi per il risparmio energetico si aggiunge all’ordinaria deduzione della spesa attraverso l’ammortamento degli investimenti effettuati.

Ad esempio, un investimento di 100mila euro per la riqualificazione energetica di un fabbricato, effettuato da una società di capitali, potrà costare solo 7.750 euro, se si considera la detrazione Ires del 55% del costo sostenuto e la deduzione dall’imponibile Ires e Irap delle quote di ammortamento. La società, infatti, potrà abbattere l’Ires da pagare per 55mila euro, grazie alla detrazione dall’imposta, e diminuire l’imponibile Ires (33%) e Irap (4,25%) con le quote di ammortamento dell’intervento, risparmiando così altri 37.250 euro.

Uno sconto dalle imposte di 92.250 euro, che è rilevante, anche considerando che la detrazione di 55mila euro va ripartita in quote uguali in 5 esercizi e che i costi degli impianti acquistati e/o capitalizzati ai fabbricati sono solitamente ammortizzabili in un periodo che va dai 3 ai 33 anni.

Per le ditte individuali, i lavoratori autonomi, le società di persone e le Srl trasparenti, il risparmio dipenderà dall’aliquota marginale Irpef dei soci. Sarà maggiore se questa supera il 33%, minore in caso contrario.

Per non perdere gli sconti, è necessario avere negli esercizi interessati un’imposta Ires o Irpef da abbattere con la detrazione e un reddito da diminuire con gli ammortamenti.

Nel primo caso, se la detrazione è maggiore rispetto all’imposta lorda, l’eccedenza andrà persa, mentre nel secondo la perdita fiscale, generata dall’ammortamento, seguirà le regole specifiche per il tipo di reddito a cui si riferisce.

L’investimento avrà effetti positivi per la quota di deduzione delle manutenzioni e riparazioni spesate, ma negativi per i calcoli del ricavo e del reddito minimo per le società di comodo.

Per gli studi di settore, gli investimenti capitalizzati nei fabbricati saranno ininfluenti, mentre gli impianti e i macchinari autonomamente registrati aumenteranno spesso il ricavo minimo determinato da Gerico.

Saranno interessate alla nuova detrazione le dichiarazioni dei redditi del periodo 2009 e 2010.

Per le persone fisiche e i lavoratori autonomi dovrà essere previsto nel modello Unico 2008, 2009 e 2010 un apposito rigo nel quadro RP, Oneri e spese, in cui potranno essere inseriti gli importi sostenuti nel 2009per gli intereventi agevolati.

Il meccanismo è simile a quello delle ristrutturazioni edilizie, solo che la detrazione non è del 36%, ma del 55 per cento. Questa, inoltre, è ripartita in 5 rate.

Per le società di persone e le Srl che hanno optato per il regime della trasparenza, l’agevolazione sarà trasferita ai soci in proporzione alle loro quote di partecipazione agli utili, come succede per le ritenute d’acconto subite.

Infine, per le società di capitali, comprese le Srl senza opzione per la trasparenza, in Unico 2009 potrà essere utilizzato il rigo RN9, già oggi utilizzato per le detrazioni Ires del 19% sulle erogazioni liberali, anche se è auspicabile introduzione di appositi righi.

SE HAI PARTITA IVA PASSA SUBITO A SISTEMI DI PRODUZIONE E RISPARMIO ENERGETICO AGEVOLATI:VEDI TUTTI I PRODOTTI E GLI IMPIANTI DISPONIBILI!

fonte: il sole 24 ore